lunedì 29 settembre 2008

UMBERTO TOZZI - Rari e inediti



Sono 10 brani "molto speciali". Molto difficili da reperire e non presenti nella discografia ufficiale del cantante.

All the night time
Nel silenzio splende
Pari o dispari
The goodbye
Céréna & Umberto Tozzi - Toi, tu
Umberto Tozzi & Lena Ka - Rien que des mots (Ti amo)
Umberto Tozzi e Monica Bellucci - Ti Amo
Un adagio per dirti addio
Un amore grande
Will it ever stop

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ROBERTO VECCHIONI - Barbapapà - 1975



Per una persona cresciuta negli anni 70 risentire questa sigla non avrà lo stesso effetto rispetto ad una persona nata nei successivi decenni: il primo la ricorderà con affetto e nostalgia, il secondo si chiederà da dove esca fuori questa vetusta filastrocca e forse non riuscirà neanche a riconoscere la voce di Roberto Vecchioni. Il disco infatti appartiene al cantautore che l'ha suonato con il complesso delle Mele verdi, anche se sinceramente non ricordo altre canzoni oltre a quella della sigla dei Barbapapà.

Visto su ebay a 100 euro
TITOLO RICHIESTO

Ecco arrivare i Barbapapà 1 (00:33)
Com'è divertente aiutar papà (01:59)
Chi cel'ha un'idea (03:34)
La canzone di barbottina (01:34)
Il miglior amico degli animali (02:32)
Rosso, bianco, verde, blu (02:46)
Barbapapà rock (02:32)
La canzone di Barbalalà (02:31)
La canzone di Barbadura (02:43)
Barbabella, bella, bella (02:12)
La famiglia di Barbapapà (02:05)
Ecco arrivare i Barbapapà 2 (00:31)

tnx belfagor
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domenica 28 settembre 2008

RAF - Metamorfosi - 2008



“Il titolo del mio nuovo disco è una parola chiave”, ha spiegato Raf. “Ci sono cambiamenti climatici e politici sorprendenti, determinati anche dalle guerre”.
All’interno del disco anche un brano dedicato a James Dean, “L’era del gigante”. “Per altri popoli il sogno americano è stato, e rimane, un incubo. Basti pensare alla guerra in Iraq. La soluzione sta forse nel fare un passo indietro perché ormai questo sistema è al collasso. Negli USA Obama propone progetti per finanziare la ricerca e dare sfogo alle energie alternative. Ma non basta”.
L’artista, che nell’album ha ospitato anche la moglie Gabriella Labate, co-autrice del brano che da il titolo al cd, sarà in tour a partire da febbraio.
Fonte: Corriere della Sera

1. Ossigeno
2. Ballo
3. Metamorfosi
4. Giù le mani dal cuore
5. Nel tuo ritorno
6. Lacrime e fragole
7. Non è mai un errore
8. L'era del gigante
9. Il mondo coi tuoi occhi

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LA COMPILATION D'AUTUNNO 2008



Versioni originali, duetti, remix, live, streamig. Una compilation con 43 brani assemblati male. Cosi come la volevamo. Nessun filo conduttore. Ma tante curiosità e qualche brano difficile da trovare in giro. E qualche vostra richiesta esaudita.

disk1
883 & fiorello - come mai
antonacci e gemelli diversi - iris (tra le tue poesie)
bruno lauzi - mon tendre amour (amore caro amore bello)
celentano consoli giorgia - una carezza in un pugno (stream)
claudio baglioni - mille giorni di te e di me (live)
cristiano malgioglio - sbucciami (versione 1979)
dik dik - la tua immagine
donatello - io mi fermo qui
drupi - provincia
elisa e ligabue - gli ostacoli del cuore
fiordaliso e leali - se non avessi te
fiorello & baldini - ignazio jouer (stream)
fred buongusto - pietra su pietra
gigi d'agostino feat. diana - vorrei fare una canzone
grignani e nomadi - cammina nel sole

disk2
iva zanicchi - sei bellissima
lavezzi carboni mango valente - bianche raffiche di vita
lavezzi e goggi - signora
leano morelli - nata libera (remix)
loredana bertè & mia martini - il mare d'inverno
loretta goggi e enrico ruggeri - poco più di niente
mango e baglioni - amore bello
marco ferradini - teorema (remix)
maurizio lauzi - stella di roma
maurizio vandelli - era lei
michele pecora - era lei (remix)
nini rosso e e. calvert - o sole mio
patty pravo - pensiero stupendo (spanish remix)

disk3
patty pravo - sentirti (versione originale)
pierre groscolas - lady lay (in italiano)
pupo e petra magoni - goodbye is not forever
renato brioschi - amori d'estate
renato zero e pavarotti - il cielo
rettore - stralunata
rettore e caselli - little drummer boy
ricchi e poveri e bertè - sarà perchè ti amo (remix)
rino gaetano - ma il cielo e' sempre più blu (originale)
stadio e biagio antonacci - l'amico che hai
umberto napolitano - oggi settembre 26
umberto tozzi - mamma maremma
viola valentino - je t'aime moi non plus
wess - senza luce
zeta clan e spagna - gli occhi vedi dell'amore

tnx ftp#staff
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CESARE CREMONINI - Il primo bacio sulla luna - 2008



“IL PRIMO BACIO SULLA LUNA” è il nuovo disco di inediti (dopo i precedenti “Bagus” e “Maggese”) di CESARE CREMONINI, sulla scia del successo del primo singolo estratto “Dicono di me” realizzato nel suo nuovo studio di registrazione Mille Galassie Studios Oltre cinquanta canzoni pubblicate e quattro album di inediti, più un live "teatrale" in soli nove anni possono considerarsi un buon risultato per un ragazzo che appena diciottenne giocava a tingersi i capelli di rosso a cavallo di una vespa? Nel 2009, infatti, ricorrerà il decennale dalla pubblicazione di quel "50 special" (brano di battaglia e di successo dei Lùnapop di cui Cesare è stato senza dubbio leader e mente) definito dai più di allora come una meteora, ma che ha invece spianato la strada ad un progetto completo come quello Cremonini, ma anche di tante band che ancora oggi popolano il panorama musicale italiano. Cremonini non ha mai abusato del successo ottenuto col suo primo lavoro, tant'è vero che i suoi album si sono sempre susseguiti in maniera misurata, quasi a segnare le tappe di una crescita artistica che seguisse in qualche modo quella umana, senza scorciatoie, passando talvolta per le strade più difficili. "Confesso di aver scritto sempre per me stesso, e mai pensando a chi mi avrebbe... comprato.." ha più volte ribadito, e in effetti il suo percorso musicale è andato sempre oltre quello che probabilmente il pubblico, il suo pubblico, avrebbe voluto da lui. Il pubblico: anch'esso è cambiato, ma insieme a lui. Il fanatismo dei primi tempi ha lasciato spazio ad una maggioranza spesso ancora esuberante, ma matura e consapevole, recettiva, vicina e fedele.
In questi anni il suo lavoro è stato costante, lo si è visto crescere come non si sarebbe pensato, tant'è che ancora si stenta a credere ai suoi 28 anni: Cesare è uno dei pochi artisti che ancora riesce a stupire e sorprendere; e quando pensi sia il re della melodia del corteggiamento, ti inonda della stessa carica esplosiva dei suoi esordi, per poi lasciarsi cullare più tardi dal mondo musicale che lo ha allevato: Beatles in primis, Queen, Dylan, John Lennon, ma anche De Gregori, Oasis e Radiohead, passando per Artic Monkeys e il quello che lui stesso ha definito "il vero maestro", Giorgio Gaber. La musica quindi come strumento espressivo di parole nate per comunicare, nate per capire, nate per curare. Non a caso Cesare ogni giorno scrive canzoni, compone e registra musica, il più delle volte scritta, arrangiata e cantata in prima persona. Questo quarto album nasce in quella Bologna tanto cara al cantante, dove nel frattempo si è costruito una propria "factory" con tanto di studio di registrazione e sale prove, affidando la cura del suono alla professionalità di Steve Orchard, l'ormai fedele ingegnere del suono inglese, anch'esso innamorato del progetto, assieme a Ballo, il suo bassista ormai non più rasta, e al produttore di sempre, Walter Mameli.

1. Louise
2. Dicono di me
3. Le sei e ventisei
4. La ricetta (per curare un uomo solo)
5. Il pagliaccio
6. L'altra metà
7. Qualsiasi cosa
8. Chiusi in un miracolo
9. Figlio di un re
10. Dev'essere così
11. Il primo bacio sulla luna
12. Cercando Camilla

tnx arianna
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LORETTA GOGGI - Pieno d'amore - 1982



Pieno d' amore
E l'aeroplano va via
E c'è di mezzo il mare
Solo un'amica
Stralunata
Roma
Oceano
Solito amore
Arrivederci
Stella del Nord
Io voglio di più

Il disco è prodotto da Totò Savio e contiene l’omonimo singolo che ne aveva anticipato l’uscita.Il disco esce inizialmente con una copertina che raffigura Loretta come la “Venere” del Botticelli (con tanto di cuffietta stereo in mano).
Successivamente il disegno-dipinto di Tallarini viene sostituito da scatto fotografico già presente nella busta interna del disco, un bel primo piano in bianco e nero di Loretta. Un altro scatto, anche questo un primo piano, viene inserito sul retro di copertina. “Pieno d’amore” è indubbiamente uno dei dischi più belli di Loretta. Contiene delle canzoni che sono rimaste nel cuore di tutti i suoi fans, a partire dalla title track per proseguire con altri grandi pezzi come “Solo un’amica”, “Solito Amore” e “Oceano”, uscito anche come singolo a 45giri l’anno successivo. Le canzoni del disco sono quasi interamente composte dall’ormai affiatato team Cassella-Savio, con alcune variazioni in “Io voglio di più”,(dichiarazione d’amore in musica di una artista nei confronti del suo pubblico) scritta anche da Michele Zarrillo e in “Solito Amore” e “Stralunata Roma”, il cui testo è scritto dalla stessa Loretta. Il disco ottiene delle ottime recensioni e diventa un successo.“Pieno d’amore” è una delle canzoni che il pubblico maggiormente associa a Loretta, indimenticabile il verso “quattro stelle fanno un cielo per chi non ce l’ha"

tnx arianna
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IVA ZANICCHI - Care colleghe - 1987



1. Non dirmi niente
2. Solo tu
3. Fotoromanza
4. Dicono di me
5. Nell'aria
6. Un anno d'amore
7. Sei bellissima
8. Tu sei quello
9. Pazza idea
10. Come te non c'è nessuno
11. Il volto della vita
12. Canterò

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MANGO - Acchiappanuvole - 2008



Mango è molto soddisfatto del suo nuovo cd Acchiappanuvole. E fa bene. Raramente si ascolta tanta personalità in un disco di cover come questo, che raccoglie alcuni dei brani più belli del cantautorato italiano, da La donna cannone di De Gregori a La canzone dell’amore perduto di De André a Dio mio no di Battisti, più qualche classico del rock come Love di John Lennon o Have you ever seen the rain dei Creedence Clearwater Revival.
«Sono quindici anni che ho questo progetto e l’ho affrontato con tale entusiasmo che sono arrivato ad avere circa cinquanta canzoni su cui lavorare». Alla fine nel cd ne sono entrate solo quattordici che vivono di vita nuova rispetto agli originali e danno quella sensazione di novità che è il carato difficile da raggiungere quando si eseguono brani di altri artisti. «Adesso sembrano quasi canzoni mie, ci sono casi come Have you ever seen the rain in cui ho davvero “violentato” la struttura originale del pezzo. Ho cambiato anche La donna cannone e penso che a De Gregori piacerà la mia versione». Su tutto c’è la particolare timbrica della voce di Mango, un cantante che da quasi trent’anni riesce a modulare con raffinata dolcezza una forma di pop molto personale che talvolta non raggiunge grandi numeri di vendita ma che rimane sempre ad altissimi livelli qualitativi. D’altronde Mango è un signor autore, uno dei pochi italiani capaci di scrivere brani così belli da poter essere interpretati liberamente, senza vincoli di sorta. Non è, insomma, un autore su misura: è un autore e basta, privilegio sempre più raro ormai.
E la stima di cui gode si nota anche dal fatto che Claudio Baglioni e Franco Battiato hanno accettato subito di duettare con lui in due brani del loro repertorio, rispettivamente Amore bello e La stagione dell’amore.
da il giornale.it

La canzone dell'amore perduto
Amore bello (feat.Claudio Baglioni)
Dio mio no
La stagione dell'amore (feat.Franco Battiato)
Senza pietà
Love
I migliori anni della nostra vita
Luce (tramonti a nord-est)
Se perdo te
Quando
La disciplina della terra
La donna cannone
Ragazzo mio
Have you ever seen the rain

tnx arianna
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mercoledì 24 settembre 2008

TONY PAGLIUCA (ex Orme) - La notte della stella - 1999



Visto su e-bay a 80 euro!!

La Veglia
Con te Signore
Ingresso
Gesù , perdono
Gloria
Alleluia
Puer natus (strumentale)
Io credo
Dormi sweet Jesus
Santo Santo
Agus Dei
Gesù via della pace
La notte della stella
Emanuel (strumentale)

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I NUOVI ANGELI - I successi - 1969



Sole Buonanotte
Dirò Di No
Non C'è Bisogno Di Piangere
Color Cioccolata
Quando Giulia Tornerà
Le Cose Di Sempre
Ragazzina Ragazzina
Il Battello Mary
Giorno Per Giorno
L'Uomo Di Neanderthal
Il Dubbio
Balla Balla con Noi

tnx arianna
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IL GUARDIANO DEL FARO - Pensare capire amare - 1976



Pensare, capire, amare
Benedetta
La collina dei pensieri
Al confini del sogno
Male d'amore
In colore dalla notte
Male d'amore
Dimenticarti mai
The home coming
Insieme all'alba
Stranger in Paradise
Amore tra le dita

tnx arianna
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martedì 23 settembre 2008

SPIAGGIA, MARE E JUKE BOX - Compilation arc



Le versioni sono tratte da un supporto originale ARC ed in alcuni casi risultano differenti da quelli normalmente in commercio ed abitualmente ascoltati. Quindi versioni assolutamente originali.

antonio & corrado - solo un momento fà
dino - io mi sveglio a mezzogiorno
dino - pensiero d'amore
dino - simone simonette
ivana borgia - la corriera
jenny luna - sola nel sole
la nuova cricca - t'accarezzero se tu vorrai
louiselle - il pontile
luciano michelini - quest'anno il mare
mariolino barberis - spiaggia d'argento
mary di pietro - i ragazzi vogliono sapere
rita monico - gocce di mare gocce di sole
roby ferrante - il biliardo
roby ferrante - non ti ricordi più
the primitives - l'ombra di nessuno
the rokes - piangi con me

tnx vitodibiasi

GIGLIOLA CINQUETTI - Su e giù per le montagne - 1972



TITOLO RICHIESTO

Il Povero Soldato
Quel Mazzolin Di Fiori
La Mula Da Parenzo
Bombardano Cortina
C'erano Tre Sorelle
Vinassa Vinassa
Ninna Nanna
La Blonde
Alla Moda Dei Montagnon
Addio Mia Bella Addio
Beve Beve Compare
Gran Dio Del Cielo
Se Ben Che Son Dai Monti
Sul Cappello Che Noi Portiamo
L'Allegrie
Il Testamento Del Capitano

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TOM JONES - Sings the Beatles



Questa raccolta di cover beatlesiane rientra di diritto nelle cose più brutte che mi è mai capitato di ascoltare. Il cantante americano all'apice del suo successo negli anni '60 e '70 si era più volte cimentato con i brani dei Beatles dimostrando già allora di essere un pesce fuor d'acqua. In questo caso, però, stiamo parlando di una squallidissima di cover dei fab four registrate live negli anni '80 ovvero quanto Tom Jones era considerato da tutti un artista finito. Non meraviglia quindi che l'album sia assolutamente inascoltabile con un Tom Jones che ha come sempre una voce invidiabile ma che dimostra tutta la sua estraneità alle canzoni di Lennon & McCartney con interpretazioni eccessive, prive di gusto e sempre votate ad un kitch estremo con tanto di big bang orchestra in pieno Las Vegas style, pessimo anche per qualche matrimonio di poco gusto. Non volevo credere alle mie orecchie ascoltanto la versione assolutamente abominevole di "Twist & Shout" così come "We Can Work It Out" o "(Just Like) Starting Over", che è tratta dal repertorio solista di Lennon, se oltre a questo ci mettete il fatto che la qualità delle registrazioni non è costante e certe volte non certo nitida e che nella maggior parte dei casi le stesse sfumano in fade out prima della conclusione toccanto il minutaggio massimo di ben 23 minuti, capirete quanto possa essere immondo questo CD anche per i fans più accaniti.

01. We Can Work It Out
02. The Long And Winding Road
03. Got To Get You Into My Life
04. Yesterday
05. Twist & Shout
06. Can't Buy Me Love
07. Let It Be
08. (Just Like) Starting Over
09. Lady Madonna
10. Roll Over Beethoven

testo e tracklist tratte da orrorea33giri che ringraziamo

giovedì 18 settembre 2008

RICHARD WRIGHT



E' morto a 65 anni Richard Wright, uno dei fondatori - insieme a Roger Waters, Syd Barrett e Nick Mason- dello storico gruppo dei Pink Floyd. Wright aveva incontrato Waters, Mason e Barrett, che uscì dal gruppo dopo circa due anni ed è morto nel 2006, al college a Cambridge, dove erano tutti studenti. Fondarono prima un altro gruppo che si chiamava Sigma 6, successivamente diventato Pink Floyd.

LA SUA FIRMA - Wright è l'autore di alcune canzoni come The Great Gig In The Sky e Us And Them e On the Run nel disco del 1973 The Dark Side Of The Moon, che sono entrate nella storia del rock. Lasciò la band agli inizi degli anni '80 per dedicarsi all'attività di solista, per poi rientrare nel gruppo per partecipare al nuovo cd A Momentary Lapse of Reason, all'indomani della dolorosa separazione, nel 1985, tra Roger Waters e il resto del gruppo, capitanato da David Gilmour, il virtuoso chitarrista subentrato nel 1968 a Syd Barrett. Wright ha dato anche un contributo importante alla nascita dell'ultimo grande album dei Pink Floyd, The Division Bell.

PADRI DELLA MUSICA PSICHEDELICA - I Pink Floyd, impegnati in un primo periodo in una continua ricerca di sonorità psichedeliche e sperimentazioni elettroniche, sviluppate nel disco The Piper at the Gates of Dawn, uscito nel 1967, raggiunsero in seguito il successo mondiale grazie a canzoni come Wish You Were Here e Money, e con concept-album quali The Dark Side of the Moon e The Wall.

ARCHITETTO MANCATO - Nato in una famiglia benestante nel quartiere di Hatch End a Londra, Wright frequenta da studente il London College of Music, dove ha il suo primo contatto con la musica. Abbandona però le lezioni di pianoforte dopo appena due settimane per iscriversi alla facoltà di architettura al politecnico di Regent Street. Qui conosce Roger Waters e Nick Mason, ma ben presto abbandona gli studi per seguire la sua passione per la musica. Nel 1965 i tre, insieme a Syd Barrett, fondano i Pink Floyd. Dopo l'uscita di Syd Barrett, Wright diventa il compositore melodico del gruppo. La somiglianza della sua voce con quella del chitarrista subentrato a Barrett, David Gilmour, viene sfruttata per creare in alcune canzoni effetti sonori entrati nella storia della musica.

L'ESILIO - Wright, che ha contribuito in modo decisivo all'elaborazione di celebri brani dei Pink Floyd, come A Saucerful of Secrets, Echoes, e Shine on You Crazy Diamond, fu di fatto esiliato da Waters durante la registrazione del mitico doppio The Wall (divenuto un film sotto la regia di Alan Parker). A convincere alla cacciata il padre-padrone del gruppo erano stati i problemi personali di Wright, il divorzio e, probabilmente, un eccessivo uso di cocaina (peraltro sempre smentito dall'interessato). Wright continuò a suonare nelle tournée del 1980 e 1981, ma solo come musicista stipendiato. L'album successivo, The Final Cut (1983), è l'unico a cui Rick Wright, ormai definitivamente allontanato dal gruppo, non contribuisce. Nonostante questo, lui e il batterista Nick Mason sono i soli componenti del gruppo ad aver suonato in ogni concerto dei Pink Floyd, posto che The Final Cut non ebbe alcun tour promozionale.

IL RITORNO - Wright fu richiamato da Gilmour per dare una mano durante le session conclusive di A momentary lapse of reason (1987) per venir reintegrato a pieno titolo come membro del gruppo con l'album Delicate Sound of Thunder (1988). Nell'album successivo, Division Bell (1994), scrisse cinque canzoni e cantò Wearing the Inside Out, certificando la sua personale rinascita artistica. Da un punto di vista strumentale i Pink Floyd devono a Richard Wright la costruzione del «muro sonoro» sul quale si stagliavano gli epici assoli di Gilmour.
dal corriere.it

RICHARD WRIGHT - Broken China - 1996




Breaking Water
Night of a Thousand Furry Toys
Hidden Fear
Runaway
Unfair Ground
Satellite
Woman of Custom
Interlude
Black Cloud
Far from the Harbour Wall
Drowning
Reaching for the Rail
Blue Room in Venice
Sweet July
Along the Shoreline
Breakthrough

tnx pommedeterre
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mercoledì 17 settembre 2008

SERGIO LEONARDI - Raccoltina



la freccia nera
la più bella del mondo
non conta niente
non ti scordar di me
per te morirò
piangi piangi ragazzo
pulcinella
una spina una rosa
whisky
arrivederci a forse mai
bada bambina
bambina
canzone blu
che cosa pazza è l'amore
come le rose
elisabetta si fa sera
folle femmina
guarda che luna
i playboys
il sole
il mondo è grigio il mondo è blu

courtesy of tacchinonero.blogspot.com

STEFANO ROSSO - Raccoltina



Impara a suonare la chitarra da un suo amico nel retrobottega di un fruttivendolo, sviluppando poi la sua cultura musicale nei night e nelle osterie. Il suo stile è piuttosto semplice, una voce caratterizzata dalla erre moscia ed il tono colloquiale, con testi ironici, dissacranti e spesso autobiografici e musiche che conciliano la canzone popolare romanesca con il country e il folk americano, spesso con arpeggi in finger picking molto elaborati e mai banali. Inizia a suonare insieme al fratello, formando il duo Remo e Romolo; ed è sempre con il fratello che avviene il suo debutto discografico, con un 45 giri inciso nel 1969 con lo pseudonimo di "Arca di Noè", e pubblicato dalla Vedette: i due brani si intitolano "Io e il vagabondo" e "La bambina di piazza Cairoli", il disco però non riscuote successo.
Inizia quindi ad esibirsi da solo, e nel 1974 scrive due sue canzoni, "C'è un vecchio bar nella mia città" e "Valentina", che vengono interpretate da Baglioni nel programma televisivo "Ritratto di un giovane qualsiasi" trasmesso nell'agosto 1974; Baglioni non inciderà mai su disco queste due canzoni, e del resto lo stesso Rosso pubblicherà solo "Valentina" qualche anno dopo nel disco "Bioradiofotografie". Finalmente nel 1976 esce un suo 45 giri "Letto 26", che partendo da una sua degenza in ospedale (al letto 26) per una tonsillitectomia racconta la sua vita Trasteverina, in via della Scala (dove all'epoca Stefano Rosso abitava), e che riscuote un discreto successo; pochi mesi dopo viene pubblicato "Una storia disonesta", in cui, in un racconto ironico e divertente post-sessantotto, faceva capolino, forse per la prima volta nella canzone italiana, lo Spinello. Negli ultimi anni Stefano Rosso riprese a fare concerti e a pubblicare dischi, spesso live o strumentali per chitarra acustica. Da segnalare la particolarità del cd "Live at the station" registrato nel 1999 in una sala d'aspetto di una stazione. Gli ultimi lavori dell'artista sono stati "Fingerstyle guitar" e "Live at the Folk Studio" del 2003, "Banjoman" del 2004, "Lullaby of birdland" del 2006, "Mortacci" del 2007 e "Piccolo Mondo Antico" del 2008.
Stefano Rosso, appartenente alla cosiddetta Scuola romana dei cantautori, è morto a Roma. Avrebbe compiuto 60 anni il prossimo 7 dicembre.

CD1
E Allora Senti Cosa Fo'
Anche Se Fosse Peggio
C'era Una Volta E Ancora C'è
Colpo Di Stato
Compleanno
Domani È Un Altro Giorno
Letto 26
E Intanto Il Sole Si Nasconde
Il Circo
Bologna 77
L'osteria Del Tempo Perso
La Banda Degli Zulù

CD2
Reichiana
Tre Fratelli
Una Storia Disonesta
Libertà ...E Scusate Se È Poco
Lettera A Un Pulcino
Canzone Per Chi
Odio Chi
Manù
Non Gioco Più
Pane E Latte
Passeggiata
Quando La Luna

tnx arianna

martedì 16 settembre 2008

FRANCO CALIFANO - In concerto dal Blue Moon - live - 1992




appunti sull'anima (live)
attimi (live)
auguri (live)
bimba mia (live)
er tifoso (live)
io per amarti (live)
l'ultima spiaggia (live)
l'urtimo amico va via (live)
la musica è finita (live)
la solitudine (live)
me 'nnamoro de te (live)
minuetto (live)
moriremo 'nsieme (live)
sto con lei (live)
tac (live)
tutto il resto è noia (live)
un'estate fa (live)
è la malinconia (live)

tnx belfagor
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ROBERTO SOFFICI - Raccoltina



Roberto Soffici, di origine Istriana ma milanese d'adozione, nasce artisticamente alla fine degli anni '60 dopo aver frequentato il conservatorio G. Verdi di Milano presso il quale aveva studiato clarinetto armonia e composizione. Nello stesso periodo Roberto era già chitarrista e interprete con il suo gruppo, formato in gran parte da studenti, nei diversi locali di Milano e Lombardia. Dalla sua creatività nascono brani di grandissimo successo tra i quali è doveroso ricordare:
"Casa mia" Equipe 84 di Vandelli
"Non credere" Mina (testo di Mogol)
"Un pugno di Sabbia" Nomadi
ed altre ancora (Ornella Vanoni è da citare fra le più importanti interpreti delle canzoni di Roberto). Con il trascorrere degli anni nasce in Roberto l'esigenza di allargare i propri orizzonti proponendosi come cantautore. Dalla fine degli anni '70 comincia a concentrarsi completamente su se stesso registrando le canzoni che riteneva potessero essere aderenti al suo personaggio e fare breccia nel pubblico. Nel 1970 partecipa al Festivalbar con il pezzo "Il caldo tocco dell'amore". Nel 1972 esce, peraltro inosservato, l'LP "In queste ore chiare" nel quale Roberto si riappropria di "Casa mia" e "Non credere". Il vero esordio di cantautore di successo risale tuttavia al 1976 con la dolcissima "All'improvviso l'incoscienza" che entra al dodicesimo posto della hit-parade di allora. Alcuni mesi dopo Roberto pubblica un LP dal medesimo titolo e partecipa a Discoring condotto allora da Gianni Boncompagni.
L'anno successivo esce l'LP "Il canto dello scorpione" che ha come singolo trainante "Tanto donna" - scritto con Luigi Albertelli - che diventerà un classico del repertorio di Roberto. Convinti del suo ruolo di cantautore i discografici decidono di pubblicare nel 1979 "Roberto Soffici" LP fortunato contenente la bella "Dimenticare". Nel 1982, deciso a sfruttare il periodo di notorietà si presenta a Sanremo con un bellissimo pezzo scritto in collaborazione con Andrea Lo Vecchio: "Strano momento" con il quale raggiunge la fase finale. La canzone che indubbiamente rappresenta il brano di punta di Roberto necessita di più ascolti per apprezzare pienamente il complesso arrangiamento delle chitarre. Roberto appare un professionista molto serio, poco incline all'apparenza e sicuramente spontaneo.
Dalle sue canzoni, in particolare quelle che lui stesso ha interpretato, è molto facile evincere il suo carattere perché sembrano adattarsi perfettamente al personaggio. E' forse questo che ha diviso in due nette parti la carriera di Roberto permettendogli si di ottenere un grandissimo successo come autore, ma forse non quanto si sarebbe meritato come interprete dei propri pezzi. In poche parole a Roberto è sicuramente mancata un po' di "presenza" necessaria ad un cantante di successo. D'altra parte ad un ascoltatore attento non può che far piacere ritrovare nelle sue canzoni le sensazioni di semplicità e di spontaneità sempre più rare nell'attuale mondo della canzone. Tornando alla sua carriera, nel 1986, dopo aver pubblicato un altro album dal titolo "Roberto Soffici" purtroppo non fortunato come i precedenti, collabora con Adriano Celentano nell'album "La pubblica ottusità" scrivendo la musica proprio della canzone che intitola il disco. La canzone è piuttosto particolare (molti cambi di ritmo e un testo scritto da Celentano molto ricercato e impegnato) e il disco è di una certa importanza perché contiene le sigle del noto Fantastico condotto dal "molleggiato". Da allora si sa solamente che ha un piccolo studio discografico a Milano (Bobo studio) e che si occupa di giovani cantanti da lanciare.
da www.ottantaedintorni.it

albe chiare
all'improvviso l'incoscienza
billboard
casa mia
ci fosse la luna
come biancaneve
dimenticare
dolce estate
guendalina
il mare
invece adesso
io ti voglio tanto bene
la pubblica ottusità
magari si può
mamma vita
nel dolce ricordo del tuo sorriso
non credere
perdona bambina
piccoli amanti
se
sogni
strano momento
tanto donna
un giorno insieme
un pugno di sabbia
una stella

La raccolta contiene versioni originali e rifatte

tnx belfagor
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domenica 14 settembre 2008

BIAGIO ANTONACCI - The best 2001/2007 (2008)



1. Convivendo
2. Sognami
3. Pazzo di lei
4. Ritorno ad amare
5. Sappi amore mio
6. Non ci facciamo compagnia
7. Lascia stare
8. Che differenza c'è
9. L'impossibile
10. Mio padre è un re
11. Un cuore
12. Passo da te
13. Immagina
14. Angela
15. Vicky Love
16. Oggi tocchi me
17. Solo due parole
18. Coccinella

tnx arianna

FRANCESCO RENGA - Greatest hits - 2008



CD1
Angelo
Affogo,baby
Preda dei venti
Comete
Un giorno in più
Favole
Ikebana
Ci sarai
Come mi viene
L'ultima poesia
Stavo seduto
Dove finisce il mare
Segreti...
Vedrai
Nel nome del Padre
Dove sei

cd2
Dove il mondo non c'è più
Raccontami...
Stò già bene
Tracce di te
Cambio direzione
La sorpresa
Alba
Meravigliosa (la luna)
Coralli
Splendido
Un'ora di piu'
L'uomo che ho immaginato
Dimmi...
Ferro e cartone
Ancora di lei
Mr.rockstar
Tazenda & Francesco Renga - Madre Terra

tnx arianna

sabato 13 settembre 2008

TONY PAGLIUCA (ex Orme) - Re-Collage - 2004



DISCO RARO - TITOLO RICHIESTO

Antonio (Tony) Pagliuca nasce a Pescara nel 1946. Nel 1968 entra a far parte del complesso Le Orme come tastierista e compositore. Registra con le Orme tredici LP, di cui uno in edizione inglese, e sette dischi a 45 giri. Uomo di pezza ( 1972 ) e Felona e Sorona ( 1973 ) sono premiati, per il record delle vendite, con 2 dischi d’oro. Florian ottiene il premio della critica come migliore disco dell’anno 1979. Nel 1990 incide il suo primo album da solista per la Philips, "Io chiedo" che contiene il brano Tramonto rosso dedicato a Enrico Berlinguer. Agli inizi del 1992 termina definitivamente la sua collaborazione con Le Orme.

Il cd tratto dai concerti del Tour di Re-Collage pubblicato grazie all'apporto dei fans di Tony Pagliuca è già diventato oggetto di collezionismo anche all'estero per la presenza di David Jackson (Van Der Graaf Generator)
A questo disco (live) partecipano Tony Pagliuca - David Jackson - Massimo Donà - Ilich Fenzi - Lele Rodighiero - Nicola Sorato - Davide Ragazzoni - Federico Vian - Dario Zennaro

1. Evasione totale
2. Era inverno
3. Morte di un fiore
4. Sguardo verso il cielo
5. Nebbia
6. Silvestri
7. Theme one
8. Intro a G-Spot tornado
9. G-Spot tornado
10. We go now
11. Pre-Collage
12. Collage

courtesy of ancomarzio.splinder.com

RAFFAELLA CARRA' - Forte forte forte - 1976



TITOLO RICHIESTO

forte forte forte
male
mia madre
sciocco
tornerai
voglia di tornare
035353456
a far l'amore comincia tu
bobo step

courtesy of tacchinonero.blogspot.com

giovedì 11 settembre 2008

ALEX BARONI - Collection - 2007



“Collection” raccoglie, in 2 cd, 24 brani incluso i 3 inediti “Sei la sola che vorrei” (cover di “Another Star” di Stevie Wonder), la splendida “Vorrei” e “La Vita è un Dado”. All'interno della tracklist è presente anche un brano che riporta agli esordi della storia artistica di Alex: "La lettera" è infatti un brano interpretato dai Metrica, la band con cui Alex ha debuttato discograficamente. Il disegno in copertina è stato realizzato da Gianni Ronco, illustratore noto anche per aver creato l’immagine a progetti discografici di grandi Artisti, quali Mina e Renato Zero.

disco 1
Sei La Sola Che Vorrei (Another Star)
La Vita E' Un Dado
La Distanza Di Un Amore
Dimmi Che Ci Sei
Sei Tu O Lei
Signora Fantasia
Male Che Fa Male
Un Anno Fa
Onde
La Voce Della Luna
Scrivi Qualcosa Per Me
Ultimamente

disco 2
Vorrei
La Lettera
Cambiare
Pavimento Liquido
Io Ci Saro'
Dimmi Cos'è
Fuori Di Qua
Binario 4
Libero
Ce La Farò
Non Vedi?
Chi Mi Aiuterà

tnx arianna

AA.VV. Mantova musica festival 2004



Il Mantova Musica Festival è nato nel 2004 da un’idea di Nando dalla Chiesa e Lidia Ravera, sviluppata con Fulvio Scaparro, Paolo Rampi e Fabio Zanchi, e realizzata con la collaborazione di Velia Mantegazza e Ricky Gianco. La sua prima edizione, che ebbe una rilevantissima eco mediatica, anche internazionale, si caratterizzò come appuntamento alternativo al festival di Sanremo, la cui direzione artistica era stata affidata quell'anno a un cantante dichiaratamente amico di famiglie mafiose americane e siciliane. Ebbe insomma una forte valenza di denuncia e di competizione (etica ma anche artistica) con Sanremo. Per questo la stampa lo battezzò il Controfestival.

CD1
Nomadi - Noi non ci saremo
Folkabbestia - Alla manifestazione
la Crus - La giacca nuova
Rosybyndy - Il coro e la pena
E Zezi - Sciosciammò
Alice - Al principe
Terzobinario - Sogno
Ricky Gianco - Il fondo dell'amore
Pino Marino - L'alluvione del '43
Stefano Vergani e l'orchestra Pontiroli - Una volta prendevo treni
Marco Castelli - Twistin' man
Siluet - La ballata dell'amor beffato
Razzo e Cocktail party - La sciarpa
Stefano Giaccone - Piccola canzone per Victor Jara

CD2
Eugenio Finardi - Il ritorno di Giuseppe
La famiglia Rossi - Mi sono fatto da solo
Vallanzaska - Sì sì sì no no no
Sir Oliver Skardy - Bideo
Antonella Ruggiero - In volo
Sulutumana - Piccola veliera
Bruno Lauzi - Accontentati del mio amore
Acustimantico - Questo è quanto
Gigi Marras - Metti che...
Nuovi Cedrini - Scusa si sudo
La banda del ducoli - La fiera
Claudio Sanfilippo - Festa mobile
Nicola Arigliano - I sing ammore

CD3
Mauro Pagani - Ding ding
MacinaGang - Sesto San Giovanni
Massimo Bubola - La fontana (e la domenica)
I ratti della Sabina - La morale dei briganti
Têtes de bois - Sono chi sai
Marlevar - Stella di Venere
Riccardo Tesi - Thapsos
Pippo Pollina - Cento passi
Federico Sirianni - Navigante
Tancaruja - Dinghiri doi
Scraps Orchestra - On. Matteotti, socialista
Suso - Diluvio universale
Lalli- Stella

courtesy of lastazionedeiricordi.blogspot.com
Un grazie speciale a Fabio

lunedì 8 settembre 2008

NEW TROLLS - Raccolta 1967/1985



Cd 1
1. Quella carezza della sera
2. Sensazioni
3. Concerto grosso: allegro
4. Prima del concerto
5. Una nuvola bianca
6. Il treno (tigre-e 633-1979)
7. Signore, io sono Irish
8. La nella casa dell'angelo
9. Musica
10. Un'ora
11. La signora senza anelli
12. Ti ricordi Joe?
13. Accendi la tua luce
14. Come cenerentola
15. Annalisa
16. Chi mi può capire
17. Cosa pensiamo dell'amore
18. Davanti agli occhi miei
19. L'amico della porta accanto

Cd 2
1. Una miniera
2. Il serpente
3. Che idea
4. Poster
5. Visioni
6. Aldebaran
7. Ho veduto
8. Corro da te
9. Lei mi diceva
10. Vorrei comprare una strada
11. Faccia di cane
12. Storia di una foglia
13. Venti o cent'anni
14. La prima goccia bagna il viso (parte 1)
15. La prima goccia bagna il viso (parte 2)
16. Quella musica
17. Anche noi
18. Io che ho te
19. Una storia
20. (I Can't Get No) Satisfaction

tnx arianna

ALBERTO FORTIS - Vai protetto - 2008



30 anni di carriera riassunti in un disco. Alberto Fortis decide di fare il punto con “Vai protetto”, una raccolta che comprende brani dal vivo, inediti, cover e grandi successi riveduti e corretti per l’occasione.
La pubblicazione include la nuova versione, in chiave ironica, della contestatissima canzone “A voi romani” (presente sul primo omonimo lavoro del 1979) registrata con la collaborazione di Franco Califano, le cover di “Roma capoccia”, “Via del Campo” e gli inediti “Vai protetto”, “I will say goodbye” e “Tell me”.

S.O.S. a voi romani
Vai Protetto
Roma Capoccia
Cina
Via del Campo
Vita ch'è vita
Ciao Amore
Dentro il Giardino
Lillà
Tu Puoi Maria
Sindone
Halleluja
Tell me
I Will Say Goodbye
Hey Mama

courtesy of hablameluna.blogspot.com

sabato 6 settembre 2008

LUCIO BATTISTI - Un ricordo




Il 9 settembre 1998 se ne andava Lucio Battisti. Un blog musicale come questo non può fare a meno di ricordare il decennale. E gli diamo il meritato spazio. Non ho molto da dire su Battisti, ci penseranno altri a scrivere, criticare, lapidare, osannare su altre pagine web. Qui poche parole (come sempre), ma musica da ascoltare. Le mie due canzoni preferite in assoluto.


Per te che è ancora notte e già prepari il tuo caffé
che ti vesti senza più guardar lo specchio dietro te
che poi entri in chiesa e preghi piano
e intanto pensi al mondo ormai per te così lontano.
Per te che di mattina torni a casa tua perché
per strada più nessuno ha freddo e cerca più di te
per te che metti i soldi accanto a lui che dorme
e aggiungi ancora un po' d'amore a chi non sa che farne.
Anche per te vorrei morire ed io morir non so
anche per te darei qualcosa che non ho
e così, e così, e così
io resto qui
a darle i miei pensieri,
a darle quel che ieri
avrei affidato al vento cercando di raggiungere chi...
al vento avrebbe detto sì.
Per te che di mattina svegli il tuo bambino e poi
lo vesti e lo accompagni a scuola e al tuo lavoro vai
per te che un errore ti è costato tanto
che tremi nel guardare un uomo e vivi di rimpianto.
Anche per te vorrei morire ed io morir non so
anche per te darei qualcosa che non ho
e così, e così, e così
io resto qui
a darle i miei pensieri,
a darle quel che ieri
avrei affidato al vento cercando di raggiungere chi...
al vento avrebbe detto sì.

Tu vestita di fiori
o di fari in città
con la nebbia o i colori
cogliere le rose a piedi nudi e poi
con la sciarpa stretta al collo bianca come mai
ma... eri bella bella
comunque bella
Quando l'arcobaleno
era in fondo ai tuoi occhi
quando sotto al tuo seno
l'ira avvelenava il cuore tuo perché
tu vedevi un'altra donna avvicinarsi a me
prima ancora che io capissi e riscegliessi te
tu... eri bella bella
comunque bella
Anche quando un mattino tornasti vestita di pioggia
con lo sguardo stravolto da una notte d'amore
siediti qui
non ti chiedo perdono perché tu sei un uomo
Coi capelli bagnati - so che capirai
Con quei segni sul viso - mi spiace da morire sai
coi tuoi occhi arrossati
mentre tu mentivi e mi dicevi che
ancora più di prima tu amavi me
tu... eri bella bella
comunque bella

vitodibiasi
pagina aperta a tutti

LUCIO BATTISTI - I singoli - 1966/1982


I singoli su etichetta Ricordi
Per una lira / Dolce di giorno* 1966
Luisa Rossi / Era 1967
Prigioniero del mondo / Balla Linda 1968
La mia canzone per Maria / Io vivrò (senza te)** 1968
Un'avventura / Non è Francesca 1969
Dieci ragazze / Acqua azzurra, acqua chiara 1969
Mi ritorni in mente / 7 e 40 1969
Fiori rosa fiori di pesco / Il tempo di morire 1970
Anna / Emozioni 1970
Pensieri e parole / Insieme a te sto bene 1971
Dio mio no / Era 1971
Le tre verità / Supermarket 1971
Elena no / Una 1972

* Per una lira precedentemente incisa dai Ribelli; Dolce di giorno precedentemente incisa dai Dik Dik.
** Io vivrò (senza te) incisa anche dai Rokes


I singoli su etichetta Numero Uno
La canzone del sole / Anche per te 1971
I giardini di marzo / Comunque bella 1972
Il mio canto libero / Confusione 1972
La collina dei ciliegi / Il nostro caro angelo' 1973
Due mondi / Abbracciala, abbracciali, abbracciati 1974
Ancora tu / Dove arriva quel cespuglio 1976
Amarsi un po' / Sì, viaggiare 1977
Una donna per amico / Nessun dolore 1978
Una giornata uggiosa / Con il nastro rosa 1980
E già / Straniero 1982


Varie e presunti inediti
I Campioni (vocal Lucio Battisti) - Non farla piangere
Lucio Battisti - Adesso si
Lucio Battisti - Gabbianone
Lucio Battisti - Girasole
Lucio Battisti - Hey ragazzo
Lucio Battisti - Il bell'addio
Lucio Battisti - La spada nel cuore
Lucio Battisti - Prendi fra le mani la testa
Lucio Battisti - Risposta
Lucio Battisti - Vendo casa
Lucio Battisti & Mina - Live
Lucio Battisti e Mina - (live) Insieme
Roby Matano & I Campioni - Tu Non ridi più


Il giovane Lucio muove i primi passi nel mondo della musica imparando a suonare la chitarra da autodidatta. Si trasferisce con i genitori a Roma nel 1947, e dopo il diploma in elettrotecnica nel 1962 e un periodo di gavetta a Napoli con I Mattatori e successivamente con I Satiri, si trasferisce a Milano, dove si unisce a I Campioni, il gruppo che accompagna Tony Dallara, capitanato da Roby Matano. Battisti vivrà tutto il resto della sua vita a Milano, prima nel quartiere popolare del Giambellino, per trasferirsi negli ultimi anni della sua vita in una villa a Molteno, in Brianza.
È proprio Matano, che ha più volte rivendicato una sorta di "primogenitura" nella scoperta del talento di Lucio, a spronarlo a scrivere canzoni. Ne nacquero alcuni pezzi, come Se rimani con me, i cui testi erano stati scritti da Matano (ma depositati a nome di Lucio perché l'amico non era iscritto alla SIAE), che rimasero perlopiù o sconosciuti o addirittura mai pubblicati. Tuttavia, alcuni di questi pezzi furono successivamente rimaneggiati da Lucio sulla base di nuovi testi di Mogol, come Non chiederò la carità, che diverrà Mi ritorni in mente.
A parte le voci, mai chiarite, sulla presunta esistenza di un ultimo album di Battisti, pronto per l'edizione e che la moglie, Grazia Letizia Veronese, avrebbe preferito lasciare inedito dopo la morte del marito, tra gli inediti che hanno maggiormente destato l'attenzione vi sono due provini di canzoni già note, firmate Mogol-Donida: La spada nel cuore, portata al successo nel Festival di Sanremo del 1970 da Patty Pravo e Little Tony, e La folle corsa, eseguita sempre a Sanremo l'anno successivo dallo stesso Little Tony e dai Formula Tre.
Circa tali provini, il critico musicale Gianfranco Salvatore, autore di una documentatissima biografia di Battisti scritta con l'aiuto di Mogol, Pietruccio Montalbetti e altri artisti molto vicini a Lucio, sostiene, in particolare con riferimento a La spada nel cuore, che di null'altro si tratterebbe se non di provini che Lucio si sarebbe prestato a eseguire, con estrema generosità, per i suoi colleghi; tuttavia in molti hanno asserito che l'esistenza di quei provini, e la particolare intensità con cui Battisti ha interpretato le due canzoni, debba ricondursi alla sua paternità sulle stesse, ed effettivamente la canzone La folle corsa, in una recente riedizione, è stata attribuita a Mogol-Donida-Battisti.
Tra le "perle", non tutte frutto di pubblicazione autorizzata, che Battisti ha inoltre lasciato, vi sono alcune versioni personali di canzoni da lui scritte con Mogol negli anni sessanta e interpretate da altri artisti, quali: Le formiche, a suo tempo affidata a Wilma Goich, e la suggestiva Vendo casa, già incisa dai Dik Dik. Queste due canzoni sono state ufficialmente pubblicate nella raccolta Le avventure di Lucio Battisti e Mogol; la versione integrale in lingua inglese del LP "Una donna per amico", col titolo "A woman as a friend"; varie versioni in lingua inglese di canzoni già pubblicate in italiano nei primi anni settanta, quali La canzone del sole, col titolo di The sun song (in una versione alternativa rispetto a quella del LP Images), Il nostro caro angelo col titolo di Our dear angel, e una versione di Eppur mi son scordato di te, canzone che era stata incisa dai Formula Tre, ma che è sempre stata pubblicamente eseguita anche da Battisti, col titolo Since I have forgotten about you; alcune canzoni escluse all'ultimo momento da album pubblicati negli anni ottanta, quali: Il paradiso non è qui (Mogol-Battisti), esclusa da Una giornata uggiosa; Girasole (Battisti-Velezia), esclusa da E già; Gabbianone (Battisti-Panella), esclusa probabilmente da Don Giovanni; Il bell'addio (Battisti-Panella), esclusa da L'apparenza.

tnx cabrio56

PAGINA APERTA A TUTTI I VISITATORI

LUCIO BATTISTI - Inediti e varie (bufale)



Questa raccolta circola su internet da tempo. Inediti e cose strane forse una volta. Comunque qualche cosa da ascoltare c'è. La riproponiamo su richiesta.

01 - Inedito
02 - A Song To (Il mio canto libero) inglese
03 - Mi Libre Cancion (Il mio canto libero) spagnolo
04 - Unser Frei (Il mio canto libero) tedesco
05 - Ma Chanson De Liberte' (Il mio canto libero) francese
06 - Luci (in tedesco)
07 - Keep On Cruising (Si viaggiare) inglese
08 - Respirando (En espanol)
09 - The Sun Song (La canzone del sole) inglese
10 - There's Never Been A Moment (Neanche un po') inglese
11 - To Feel In (Amarsi un po') inglese
12 - La Pace
13 - Una Giornata Uggiosa (En espanol)
14 - De Nuevo Tu (Ancora tu) espanol
15 - Ich Werd (Io vorrei non vorrei) tedesco
16 - Lady (Donna selvaggia donna) inglese
17 - Only (Inglese)
18 - The Only T. (Inglese)
19 - Il bell'addio
20 - Duetto con Mina
21 - Gabbianone - 05min05sec
22 - Asciuga Le Tue Lacrime
23 - Il Paradiso Non e' Qui
24 - La Spada Nel Cuore

tnx arianna

venerdì 5 settembre 2008

MINA - Live alla bussola - 1968



Nel 1968 per festeggiare i dieci anni di carriera, Mina si esibisce alla Bussola e registra quello che sarà anche il primo disco live realizzato da una cantante italiana, Mina alla Bussola dal vivo: il progetto comprendeva anche una ripresa video a colori che purtroppo non risultò valido sul piano tecnico, così come gran parte delle registrazioni audio, il chè determinò il completamento dell’album con brani in realtà incisi in studio.

Chi dice non dà
Regolarmente
Cry
Un colpo al cuore
Se stasera sono qui
C'è più samba
La voce del silenzio
Per ricominciare
Allegria
Deborah

tnx belfagor

I PANDA - Raccoltina



Osvaldo Pizzoli voce e vari strumenti
Joseph Messina chitarra e voce
Antonello Carbone voce e basso
Alessandro Messina voce e tastiere
Liborio Sciascia batteria e percussioni

Il primo disco è del 1974, si intitola "Addormentata" lato A, "Ed era amore" lato B. L’anno dopo un 45 giri ed un lp dal titolo "Amanti mai"
Segue il passaggio di casa discografica dalla R.C.A. alla Polygram e nel 1976 nuovo 45 "Voglia di morire". Nel 78 altro 45 giri intitolato "Notturno" e quindi nel 79 Lp "Teneramente cuore di Panda". Poi nulla fino al 1999 dove il Panda cantante superstite (Osvaldo Pizzoli) , rientra in sala di incisione con un altro manipolo di musicisti ma sempre mantenendo il nome del gruppo per un nuovo disco, ma questa è un'altra storia.

Prigioniera
Amanti mai
Chi è che bussa
Chissà
Dimenticare
Finalmente libera
Hai capito anche tu
La maga
La tua ingenuità
Notturno
Addormentata
Tardi
Teneramente
Voglia di morire

bonus extra La canzone del sole
Alcune versioni sono rimasterizzate
tnx belfagor

PAOLO CONTE - Una faccia in prestito - 1995



Non sempre la generosità viene apprezzata, come dimostra l'accoglienza abbastanza freddina data a suo tempo da alcuni critici a questo splendido "Una faccia in prestito" (1995). Ancora dopo molti anni, per dirla con l'autore "non si capisce il motivo": un Paolo Conte così straripante di inventiva non lo si ammirava dai tempi del doppio "Aguaplano". Anche qui c'è il tentativo di fare le cose in grande: più di un'ora di musica, con poco o niente di zavorra. E' vero che fatalmente in un'opera di così larghe dimensioni prima o poi si incappa in qualcosa di cui magari si poteva fare anche a meno. In questo caso si tratta di una serie di canzoni piuttosto alcooliche, deliri sudamericano-napoletani, concentrate soprattutto nella seconda metà del disco: cito "Danson metropoli", "La zarzamora", "Vita da sosia". Ma è anche vero che, pur non essendo memorabili, rappresentano al meglio il lato goliardico dell'Avvocato di Asti, che riaffiora quasi intatto dopo essersi perso un po' misteriosamente all'incirca dagli anni '80, per fare qualche breve ricomparsa proprio in "Aguaplano", forse il suo album più vario.
Insomma anche questo è Paolo Conte, anche la spassosa "Quadrille", duetto un po' comico e un po' medievaleggiante con il contrabbassista Jino Touche. Un po' di leggerezza non guasta, specie se non si impone, ma al contrario convive con il lato più incantevole della sua musica, quello di certi gioiellini jazz che avrebbero ben figurato anche in quel capolavoro di nostalgia che è "900": ascoltare per credere l'impasto morbido e burroso dei fiati, alla Coleman Hawkins, in "Un fachiro al cinema" o la tromba stile Louis Armstrong anni '30 in "Don't throw it into the W.C.". Ma neanche Paolo Conte vive di solo jazz, e forse mai come in questo album si dimostra aperto ad altre suggestioni, con risultati eccellenti: immagini e ritmi d'Africa (dipinta sempre con "eleganza di zebra") in "Elisir", una delle sue canzoni più veloci, suoni ancora più vagamente orientali, ma con una buona dose di ironia, in "Sijmadicandhapajee" (Cinese? Giapponese? Macché, è autentico dialetto piemontese). Molto originale anche "Fritz", stravolta marcetta brechtiana, cornice ideale per il ritratto di un personaggio altamente etilico, un clown completamente suonato. "Teatro" è probabilmente il brano più coinvolgente, con il suo ritmo di bolero sostenuto e con il suo testo pieno di fuggenti e struggenti immagini. Il sottotitolo è "Orazione d'onore per il Teatro Alfieri di Asti, chiuso da tempo", e da solo riesce a far intravedere, al di là del "vino del sipario", eroiche rappresentazioni di altri tempi, ormai dimenticate ("tanto qui nessuno si dispera"). Come al solito Paolo Conte si dimostra un maestro nel comporre lenti, più o meno jazzati, come "Epoca" e "Le tue parole per me". Proprio tra i lenti si fanno notare due vere perle: una è quella che qualcuno chiamerebbe "title-track", "Una faccia in prestito", solo per pianoforte e voce, motivo ispirato e malinconico, che per certi versi anticipa lo stile prevalente nell'ultimo "Elegia". La seconda, che chiude il disco, è "L'incantatrice", otto minuti di musica da brivido, secondo il modello ormai collaudato di "Hemingway" e "Max" inizio sommesso con strofe accompagnate dal pianoforte, finale strumentale pirotecnico, con una vera e propria gara di bravura dei fiati. (Debaser)

Epoca
Elisir
Fritz
Un fachiro al cinema
Teatro
Sijmadichandhapajiee
Le tue parole per me
Quadrille
Una faccia in prestito
Don't Throw It in the W.C.
Danson metropoli
Il miglior sorriso della mia..
La zarzamora
Vita da sosia
Cosa sai di me
Architetture lontane
L'incantatrice

tnx belfagor

giovedì 4 settembre 2008

RENATO E I PROFETI - Raccoltina - 1990



01. Ho difeso il mio amore
02. Era bella
03. Gli occhi verdi dell'amore
04. La mia vita con te
05. Non si muore per amore
06. La tua voce
07. Io perché io per chi
08. Rubacuori
09. Lady Barbara
10. Verità che batti nella mia mente
11. Bambina sola
12. Hello terra
13. IL ponte
14. Un giorno come un altro
15. IL mio fiore nero
16. Gocce di pioggia

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mercoledì 3 settembre 2008

UMBERTO TOZZI - Legends - Raccolta - 2008



01 Rien que de mots
02 Gloria
03 Qualcosa qualcuno
04 Notte rosa
05 Io camminero
06 Tu
07 A cosa servono le mani
08 Stella stai
09 Donna amante mia
10 Angelita
11 E non volo
12 Gli altri siamo noi
13 Immensamente
14 Ti amo
15 Se non avessi te
16 Gente di mare
17 Si puo dare di piu
18 Ti amo...feat. Rapublic

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PAUL ANKA - 30 anniversary collection - 2008



01 - Diana
02 - You Are My Destiny
03 - Crazy Love
04 - Let the Bells Keep Ringing
05 - The Teen Commandments
06 - All of a Sudden My Heart Sings
07 - Lonely Boy
08 - Put Your Head on My Shoulder
09 - It s Time to Cry
10 - Puppy Love
11 - My Home Town
12 - Summer s Gone
13 - Tonight My Love Tonight
14 - Dance on Little Girl
15 - Love Me Warm and Tender
16 - Eso Beso That Kiss
17 - Goodnight My Love Pleasant Dreams
18 - Jubilation
19 - You re Having My Baby
20 - One Man Woman-One Woman Man
21 - I Don t Like to Sleep Alone
22 - I Believe There s Nothing Stronger Than Our Love
23 - Times of Your Life
24 - My Way

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martedì 2 settembre 2008

MAURIZIO FABRIZIO - Movimenti nel cielo - 1978




Maurizio Fabrizio (Milano, 16 marzo 1952) è un compositore, paroliere e cantante italiano.Ha scritto canzoni per artisti come Mia Martini, Patty Pravo, Ornella Vanoni, Mietta, Eros Ramazzotti e Renato Zero. È il quinto autore più presente al Festival di Sanremo con ben 33 canzoni, tra cui due primi posti (con Storie di tutti i giorni per Riccardo Fogli nel 1982 e Sarà quel che sarà per Tiziana Rivale nel 1983) e tre terzi posti (Strano il mio destino per Giorgia nel 1996, Sempre per Lisa nel 1998 e Schiavo d'amore per Piero Mazzocchetti nel 2007). È autore anche di musical e colonne sonore.
Nel 1978 realizzò questo ambizioso album, che è un bell'esempio di prog classicheggiante orchestrale, interamente strumentale, che avrebbe meritato maggior considerazione. Il disco è uscito anche in Germania con il titolo Movements in the sky e diversa copertina

DISCO RARO

parte1 (22'58")
Il cielo - pianeti - danza delle stelle - movenze deg
parte2 (19'34")
Il sole - nascita dei nuovi satelliti - sputnik

tnx vitodibiasi
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ROBERTO COLOMBO - Sfogatevi bestie - 1976




Roberto Colombo è un tastierista, arrangiatore e produttore discografico italiano. È il marito di Antonella Ruggiero. Eminenza grigia della Premiata Forneria Marconi(PFM), debutta come arrangiatore col secondo lp di Ivan Cattaneo "Primo, secondo & frutta (IVAn compreso)", realizzato con alcuni componenti della PFM e bissa nel 1979 con SUPERIVAN,terzo album di Cattaneo, realizzato interamente con la PFM. Cura in seguito, gli arrangiamenti e la produzione dei vinili live Fabrizio De André e PFM alla fine degli anni '70. È autore di tre album solisti di progressive influenzato pesantemente da Frank Zappa: "Botte da orbi", "Sfogatevi bestie" e "Astrolimpix", da poco ristampati su cd. Attivo da anni nel panorama musicale italiano, ha curato numerose produzioni sanremesi tra le quali il brano Vacanze Romane dei Matia Bazar dei quali è produttore storico. Oltre alle produzioni per i Matia Bazar, si ricordano quelle per Alberto Camerini,Ivan Cattaneo, Giuni Russo, Miguel Bosè. Altre produzioni e collaborazioni: Eros Ramazzotti, Nicoletta Bauce, Giorgia Fiorio, Edoardo Bennato, Le Orme, Franco Battiato, PFM, Federico l'Olandese volante, Roberto Vecchioni e altri. Naso di fata, per gli amici, ha attraversato con arguzia ed intuizione gli ultimi quarant'anni della musica che conta in Italia, ha spesso diretto l'orchestra del festival di Sanremo, ha realizzato importanti sigle come quella per Beautiful e per Raistereonotte, ha musicato numerosi spot pubblicitari su rete televisiva nazionale. È uno dei più importanti produttori tecnopop italiani.

DISCO RARO

1. Sono pronto 2'19
2. Caccia alla Volpe 10'20
3. Entreneuse 6'35
4. Sfogatevi bestie 4'23
5. Assurdo parteI 1'57
6. Metronomo 138 8'26
7. Assurdo parteII 4'33

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lunedì 1 settembre 2008

I CAMALEONTI - Presentano il vero underground - 1970



DISCO RARO

01 - Scale Di Velluto (I Camaleonti)
02 - Try (Janis Joplin)
03 - Tired of Waiting (The Flock)
04 - Listen (Chicago)
05 - Gibsom Street (Laura Nyro)
06 - Savour (Santana)
07 - Smiling Phases (Blood Sweat And Tears)
08 - Gunga Din (The Byrds)
09 - Dance In The Smoke (Argent)
10 - Don't Think About It Baby (Michael Bloomfield)
11 - One Room Country Shack (Al Kooper)
12 - Give A Life Take A Life (Spirit)

extra
13 - Scale Di Velluto (Bobby Solo)


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GIORGIO FALETTI - Come un cartone - 1994



1. Voglio essere un cartone animato
2. Quand'ero un cavernicolo
3. Se fossi una donna
4. Pesro nel mambo
5. Signor tenente
6. Le fatiche di Ercole
7. Fa male
8. Ay Maria
9. Tric trac
10. L'erba voglio
11. Guido la maccana

Courtesy of lastazionedeiricordi.blogspot.com
Un tnx "speciale" a Fabio
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RAFFAELLA CARRA' - Fiesta - 1977



01 - Fiesta
02 - Dreamin' of you
03 - Non dobbiamo litigare più
04 - Vola
05 - I Thank you Life
06 - Mi sento bella
07 - How you doin'
08 - Il Presidente
09 - Ma ne sai più di me
10 - Melodia

courtesy of tacchinonero.blogspot.com
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FONOITALIA - Tripoli Italiana



FONOITALIA - Canzoni italiane dal 1890 al 1940
Versioni assolutamente originali

Sconosciuto - L'eroico Comportamento Dell'XI Bersaglieri
Maria Garavaglia - Cin-Cin Bum-Bum
Bande Del Gorian - La Festa Del Marabutto
Canzonettista De Nardis - A Tripoli
Armando Gill - Pasquale Va A Tripoli
Sconosciuto - La Partenza D'un Richiamato Italiano Per Tripoli
Pasquale Tammaro - 'a Marina 'e Tripoli
Olimpia D'avigny - Grandi Manovre
Diego Giannini - L'italia A Tripoli
Olimpia D'avigny - Viva L'italia
Sconosciuto - In Caserma A Tripoli
Nina De Charny - 'o Surdato Tene Vint'anne!

courtesy of framartino.blogspot.com
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