Versione assolutamente originale rippata da vinile con lasersony
Le Orme - 01 - Introduzione
Le Orme - 02 - Ad gloriam
Le Orme - 03 - Oggi verrà
Le Orme - 04 - Milano 1968
Le Orme - 05 - I miei sogni
Le Orme - 06 - Mita Mita
Le Orme - 07 - Fumo
Le Orme - 08 - Senti l'estate che torna
Le Orme - 09 - Fiori di giglio
Le Orme - 10 - Non so restare solo
Le Orme - 11 - Conclusione
Il primo nucleo del gruppo si formò a Marghera, periferia industriale di Venezia, su iniziativa del chitarrista veneziano Nino Smeraldi e del ventunenne muranese Aldo Tagliapietra, fresco di vittoria di un concorso per giovani cantautori e insoddisfatto del gruppo dove suonava, i "Corals", la tipica cover band della fine degli anni sessanta. Fu così che fondarono Le Orme, insieme al bassista Claudio Galieti e al batterista Marino Rebeschini. Il gruppo aveva inizialmente scelto di chiamarsi "Le Ombre", in omaggio agli inglesi Shadows, passione comune del gruppo, ma secondo la versione ufficiale, i quattro optarono invece per "Le Orme", per evitare ironici doppi sensi, in quanto "ombra" in lingua veneta significa anche "bicchiere di vino" (dal veneto n'ombra de vin, appena un po' di vino). Inoltre all'epoca già esisteva in Veneto un gruppo emergente con quel nome. Rifiutata dalla Emi per la quale aveva fatto un provino, questa prima formazione incise un unico singolo, Fiori e colori (1967), prodotto da Tony Tasinato per la CAR Juke Box del maestro Carlo Alberto Rossi. Il singolo, secondo la moda dell'epoca, fu inciso anche in lingua inglese col titolo Flowers and Colours. Appena un giorno dopo la pubblicazione, Rebeschini abbandonò il gruppo per adempiere agli obblighi di leva e venne sostituito alla batteria da Michi Dei Rossi, proveniente dal gruppo degli Hopopi, all'epoca il gruppo di punta della scena veneziana, i quali avevano appena partecipato al Festival Beat di Liverpool su invito dei Los Bravos. Nel 1968, acquisita una certa fama grazie alle loro esibizioni dal vivo nell'allora rinomato locale Piper di Roma, incisero un nuovo singolo, Senti l'estate che torna. Con questo pezzo, anch'esso pubblicato pure in inglese col titolo Summer Comin', parteciparono al concorso canoro "Un disco per l'estate": per questa partecipazione fu ingaggiato un nuovo musicista, il tastierista Tony Pagliuca, fondatore dei disciolti Hopopi. Alla fine dello stesso anno i cinque entrarono in sala di incisione per registrare il disco di debutto, Ad gloriam. Come diceva il titolo, il 33 giri fu inciso solamente "per la gloria", in quanto i cinque erano ben consci che l'operazione era rischiosa e che l'opera avrebbe avuto uno scarso riscontro commerciale, come infatti avvenne, e questo causò la fine dei rapporti con la CAR.
tnx maxbravo (a1)
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