martedì 16 settembre 2008

ROBERTO SOFFICI - Raccoltina



Roberto Soffici, di origine Istriana ma milanese d'adozione, nasce artisticamente alla fine degli anni '60 dopo aver frequentato il conservatorio G. Verdi di Milano presso il quale aveva studiato clarinetto armonia e composizione. Nello stesso periodo Roberto era già chitarrista e interprete con il suo gruppo, formato in gran parte da studenti, nei diversi locali di Milano e Lombardia. Dalla sua creatività nascono brani di grandissimo successo tra i quali è doveroso ricordare:
"Casa mia" Equipe 84 di Vandelli
"Non credere" Mina (testo di Mogol)
"Un pugno di Sabbia" Nomadi
ed altre ancora (Ornella Vanoni è da citare fra le più importanti interpreti delle canzoni di Roberto). Con il trascorrere degli anni nasce in Roberto l'esigenza di allargare i propri orizzonti proponendosi come cantautore. Dalla fine degli anni '70 comincia a concentrarsi completamente su se stesso registrando le canzoni che riteneva potessero essere aderenti al suo personaggio e fare breccia nel pubblico. Nel 1970 partecipa al Festivalbar con il pezzo "Il caldo tocco dell'amore". Nel 1972 esce, peraltro inosservato, l'LP "In queste ore chiare" nel quale Roberto si riappropria di "Casa mia" e "Non credere". Il vero esordio di cantautore di successo risale tuttavia al 1976 con la dolcissima "All'improvviso l'incoscienza" che entra al dodicesimo posto della hit-parade di allora. Alcuni mesi dopo Roberto pubblica un LP dal medesimo titolo e partecipa a Discoring condotto allora da Gianni Boncompagni.
L'anno successivo esce l'LP "Il canto dello scorpione" che ha come singolo trainante "Tanto donna" - scritto con Luigi Albertelli - che diventerà un classico del repertorio di Roberto. Convinti del suo ruolo di cantautore i discografici decidono di pubblicare nel 1979 "Roberto Soffici" LP fortunato contenente la bella "Dimenticare". Nel 1982, deciso a sfruttare il periodo di notorietà si presenta a Sanremo con un bellissimo pezzo scritto in collaborazione con Andrea Lo Vecchio: "Strano momento" con il quale raggiunge la fase finale. La canzone che indubbiamente rappresenta il brano di punta di Roberto necessita di più ascolti per apprezzare pienamente il complesso arrangiamento delle chitarre. Roberto appare un professionista molto serio, poco incline all'apparenza e sicuramente spontaneo.
Dalle sue canzoni, in particolare quelle che lui stesso ha interpretato, è molto facile evincere il suo carattere perché sembrano adattarsi perfettamente al personaggio. E' forse questo che ha diviso in due nette parti la carriera di Roberto permettendogli si di ottenere un grandissimo successo come autore, ma forse non quanto si sarebbe meritato come interprete dei propri pezzi. In poche parole a Roberto è sicuramente mancata un po' di "presenza" necessaria ad un cantante di successo. D'altra parte ad un ascoltatore attento non può che far piacere ritrovare nelle sue canzoni le sensazioni di semplicità e di spontaneità sempre più rare nell'attuale mondo della canzone. Tornando alla sua carriera, nel 1986, dopo aver pubblicato un altro album dal titolo "Roberto Soffici" purtroppo non fortunato come i precedenti, collabora con Adriano Celentano nell'album "La pubblica ottusità" scrivendo la musica proprio della canzone che intitola il disco. La canzone è piuttosto particolare (molti cambi di ritmo e un testo scritto da Celentano molto ricercato e impegnato) e il disco è di una certa importanza perché contiene le sigle del noto Fantastico condotto dal "molleggiato". Da allora si sa solamente che ha un piccolo studio discografico a Milano (Bobo studio) e che si occupa di giovani cantanti da lanciare.
da www.ottantaedintorni.it

albe chiare
all'improvviso l'incoscienza
billboard
casa mia
ci fosse la luna
come biancaneve
dimenticare
dolce estate
guendalina
il mare
invece adesso
io ti voglio tanto bene
la pubblica ottusità
magari si può
mamma vita
nel dolce ricordo del tuo sorriso
non credere
perdona bambina
piccoli amanti
se
sogni
strano momento
tanto donna
un giorno insieme
un pugno di sabbia
una stella

La raccolta contiene versioni originali e rifatte

tnx belfagor
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3 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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