giovedì 27 novembre 2008
DINO - Dino - 1965
Eugenio Zambelli , conosciuto con lo pseudonimo di Dino, (Verona, 3 maggio 1948) Partecipa ai primi concorsi come cantante ancora da bambino: spesso si ritrova a gareggiare con una cantante sua coetanea, Gigliola Cinquetti, che incontra per la prima volta nel 1959 partecipando ad uno spettacolo di operetta per ragazzi e che, due anni dopo, supera arrivando primo al Pinocchietto d'oro cantando il celebre successo di Mina Le mille bolle blu.Proprio durante una di queste esibizioni nel dicembre 1961 viene notato da Ennio Ottofaro, che gli propone di entrare come voce solista nei Kings. Nel 1963 i Kings partecipano alla seconda edizione del Festival degli sconosciuti di Ariccia (vinto l'anno prima da Rita Pavone), arrivando al primo posto: Teddy Reno rimane colpito dalla voce del cantante, e propone quindi ad Eugenio un contratto con l'ARC con il nome d'arte di Dino, mentre i Kings vengono scritturati come gruppo d'accompagnamento del cantante. Curiosamente, Dino non è un nome imposto dalla casa discografica, ma il soprannome familiare che viene dato al piccolo Eugenio a causa della sua somiglianza con il fidanzato di una sua zia, morto in un incidente stradale, che così su chiamava.
Il primo 45 giri di Dino, Eravamo amici/Così come sei, viene pubblicato nella primavera del 1964: la canzone sul lato A viene iscritta all'edizione del Cantagiro (nella sezione giovani), in cui il cantante arriva primo in alcune tappe, diventando presto un idolo delle ragazzine (anche per il suo bell'aspetto) ed ottenendo un buon successo di vendita (superiore a quello della canzone vincitrice, La voglia dell'estate di Paolo Mosca). Viene chiamato come ospite in molte trasmissioni televisive, tra cui La fiera dei sogni, presentata da Mike Bongiorno, ed il successo del disco viene superato dal secondo, contenente sul lato A una canzone scritta per lui da Sergio Endrigo e Sergio Bardotti, Te lo leggo negli occhi, che diventa uno dei brani più noti degli anni '60 (ed in seguito verrà reincisa anche da Giorgio Gaber e Franco Battiato), e sul retro una cover di I should have known better dei Beatles, tradotta da Don Backy come Cerca di capire. Con il terzo disco, Il ballo della bussola, avviene la rottura con il Kings: la casa discografica sceglie infatti l'arrangiamento del maestro Ennio Morricone e non quello, decisamente più rock, del complesso e Dino, posto davanti alla scelta impostagli dagli altri membri del gruppo, si adegua, mentre i Kings, a questo punto, si rifiutano di accompagnare il cantante al Cantagiro ed abbandonano l'ARC e vengono sostituiti da un altro gruppo veronese, i Misfits, che cambiano il nome in Rollicks e diventano il nuovo complesso di Dino. In ogni caso Il ballo della bussola partecipa nuovamente al Cantagiro, questa volta tra i Big, ottenendo molto successo (sul lato B vi è Ma c'è un momento del giorno, cover di You've lost that lovin' feelin dei Righteous Brothers); pubblica poi il suo primo album, Dino, e partecipa inoltre a vari musicarelli, tra cui Altissima pressione di Enzo Trapani (con Gianni Morandi, Françoise Hardy, Lucio Dalla, Nino Taranto e Agnes Spaak). Il primo contatto con il cinema era avvenuto con la proposta del regista Luchino Visconti per un ruolo nel film Vaghe stelle dell'Orsa, poi affidato a Jean Sorel, che il sedicenne Dino aveva rifiutato per dedicarsi interamente alla carriera di cantante. Il successo continua negli anni successivi, con una nuova partecipazione al Cantagiro nel 1966 con Chi più di me (scritto da Paul Anka, con sul retro Comincia l'amore, di Lucio Dalla), a Scala reale dello stesso anno con Piccola mia piccola, e nel 1967 con l'incisione in italiano di una canzone di Stevie Wonder, A place in the sun, che diventa Il sole è di tutti e che viene cantata anche dallo stesso cantante americano. Nel 1968 partecipa al Festival di Sanremo con Gli occhi miei, cantata in coppia con Wilma Goich (questa canzone verrà poi ripresa anche da Tom Jones e diventerà un suo cavallo di battaglia con il titolo di Help Yourself ); pubblica poi una cover in italiano di The Sound Of Silence di Simon and Garfunkel La tua immagine. Segue Simone Simonette nel 1969. Il secondo album, Dino, ed il singolo pubblicato nello stesso periodo, Bye bye city, non ottengono successo (nonostante questa sia una buona canzone di Pierre Groscolas, e sul retro vi sia la bella cover di The windmills of your mind di Michel Legrand, tratta dalla colonna sonora di Il caso Thomas Crown, film del 1968 di Norman Jewison): dopo una pausa forzata dovuta al servizio militare, con il cambio di casa discografica ed il passaggio alla RCA Italiana non ottiene risultati di rilievo, nonostante la partecipazione a Un disco per l'estate con Notte calda. Passa poi alla Ariston Records e partecipa al Disco per l'Estate del 1973 con scarsi risultati, nonostante la canzone Parla chiaro Teresa, scritta da Luciano Rossi, sia discreta: decide quindi di abbandonare l'attività musicale e si trasferisce a Torino.
Disco raro - titolo richiesto
01 Il Ballo Della Bussola
02 Passano
03 Cerca Di Capire
04 Un'anima Pura
05 Così Come Sei
06 Te Lo Leggo Negli Occhi
07 Ma C'è un Momento Del Giorno
08 Fuoco Del Mio Cuor
09 Spegni Questa Luce
10 Torna Con Me Sulla Luna
11 Lo Sai Tu
12 Eravamo Amici
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