venerdì 25 dicembre 2009

NATALE 2009 - Riflessioni personali



Quello che è successo nella Basilica di San Pietro ha turbato e destabilizzato profondamente i ricordi delle notti di Natale vissute nella mia vita. E sono tante. Cinquanta ed oltre. Le rivedevo sempre con gioia nella mia mente. Entrare in chiesa alle 23 ed uscire con una bella ed intensa nevicata inaspettata. Aspettare con ansia i regali dei genitori vicino all'albero. La notte da militare lontano 800 chilometri da casa. Gli anni migliori della gioventù senza problemi. La casa. La famiglia. I figli. Tutto corre veloce. Poi in un tempo scordato il dialogo con una persona.
Matteo. Un frate umile, incontrato quasi per caso. Il suo carisma. Le sue parole. Il mare calmo si increspa. Bisogna virare alla prossima boa. Il vento è cambiato. Comincio a vedere un'altro orizzonte. I poveri, i bisognosi, gli ammalati, gli emarginati. Piano piano tutto si fà più leggibile. E nasce l'impegno concreto. Ma era ieri. Tanto tempo fà.
Oggi
Quel gesto verso Ratzinger, il luogo, il momento.
Non la gravità.
Chi l'ha fatto avrà mille ragioni sue, turbe mentali, problemi gravi e chissa quanto altro.
Ma non nella notte della natività, non in quel luogo.
Sinceramente in qualche minuto di sconforto ho pensato di chiudere il blog. Era rabbia. Poi piano piano è tornata la lucidità. Il versetto di Luca che leggete nella cover mi ha fatto ragionare.
Non sono andato a cercarlo. Mi era arrivato da un caro amico qualche giorno fà. Leggetelo anche voi e riflettete.
Con tanta amarezza nel cuore
Vito

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